Allerta vespa velutina, la specie aliena che mette a rischio l’apicoltura

Cliente : ODAF Roma         Date :  25 Set 2023

COMUNICATO STAMPA
 
AMBIENTE; PEZZOLI (ODAF ROMA): “ALLERTA MASSIMA PER VESPA VELUTINA, SPECIE ALIENA CHE METTE A RISCHIO L’APICOLTURA”


“La Vespa velutina è un insetto alieno molto pericoloso, che è arrivato anche nel nostro Paese, dalla Liguria alla Toscana, provenendo dalla Francia, mettendo così a rischio non soltanto il comparto dell’apicoltura nazionale, e quindi della produzione di miele, ma soprattutto le api, un insetto pronubo essenziale per l’impollinazione sia delle piante coltivate che di quelle spontanee”.

È quanto dichiara Flavio Pezzoli, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali (ODAF) della provincia di Roma.

“Noi agronomi – aggiunge Pezzoli – da tempo teniamo sotto controllo la presenza di questo insetto e le Regioni hanno un sistema di allerta molto efficiente, ma invitiamo tutti i cittadini e tutti gli agricoltori che dovessero avvistare una Vespa velutina, in zone dove non è stata avvistata prima, a segnalarla prontamente al sistema fitosanitario regionale di riferimento per il censimento e l’intervento delle Istituzioni per contenere l’insetto”. 

“La Vespa velutina – prosegue Pezzoli – è riconoscibile in quanto, a differenza della Vespa crabro (presente in tutta Italia), è diffusamente nera, con un’ampia banda tra il giallo e l’aranciato sulla parte terminale dell’addome e una stretta linea gialla sul primo segmento addominale. Le zampe sono nere con la parte terminale gialla. Il capo, visto frontalmente, appare anch’esso giallo/arancio, mentre dall’alto appare nero. La dimensione è molto grande rispetto a quella delle api e poco più grande dei nostri calabroni”.
“Questo insetto – conclude Pezzoli – è quindi molto pericoloso e si sta diffondendo nel nostro territorio scendendo verso sud. Stiamo tenendo sotto controllo la Vespa anche nel territorio di Roma, dove fortunatamente non è ancora stata avvistata, e la Regione Lazio ha attivato da tempo i suoi sistemi di allerta. Teniamo comunque l’attenzione molto alta”.